Giochiamo a radicarciFacciamo finta di essere come gli alberi per ritrovare la sicurezza e diffondere l'allegria. Di Elisa Staderini
Ma come è vero che pochi sono capaci di distruggere la nostra capacità di credere alla felicità e alla sicurezza, è vero anche che siamo in molti a diffondere la pace e la tolleranza, compreso il buon umore dei nostri bambini che può essere veicolato e diffuso dalle nostre case ai prati su cui corrono. Il prato dei giardini o della campagna… è un invito della bella stagione, quella calda dei colori di maggio, la stagione dell’innocenza, la favola dei bambini. E allora, via le scarpine dai loro piedi. Una bella corsa a piedi nudi sull’erba è quello che ci vuole per ritrovare il contatto arcaico con il terreno, così che proprio dalla terra traggano la libertà e la pace. Dal sole attivino le loro cellule di crescita, dalla freschezza dell’erba e dall'abbraccio con gli alberi ritrovino la naturale connessione con la natura. ![]() A cosa serve? Per restituire loro la fiducia nel creato, serve a garantirgli la sicurezza che per via della cronaca stanno perdendo sempre più in fretta. Serve a ristabilire un rapporto sano con le proprie radici per potersi proiettare come giovani alberi che, forti della loro stabilità, si innalzino sicuri verso il cielo e si protraggono aperti verso il mondo. Consapevoli. Più forti. Più radicati. Buona estate di crescita dunque! E allora corriamo sui prati con i nostri figli, ma ricordiamoci anche di sederci per un po’ subito dopo, tutti insieme ad ascoltare il vento e le sue parole… Anche il suono del vento avrà molto da dirci. Elisa Staderini |
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